Associazioni, gruppi politici, privati cittadini e per la prima volta un’apposita Pagina Facebook di oltre mille iscritti costituita appositamente. Questi alcuni dei soggetti portatori di interessi diffusi, pubblici o privati che partecipano al procedimento dell’Ufficio SUAPE del comune di San Vero Milis, relativo all’espropriazione di uno specchio acqueo di 7.200 mq di mare in località Su Pallosu per realizzare un campo ormeggio per 32 imbarcazioni. “Un’opposizione popolare forte e motivata – scrivono le associazioni – per una scelta non condivisa e non partecipata dalla comunità locale”.
Il richiedente è un’Associazione Sportiva Dilettantistica che ha sede a Riola e l’11 dicembre scadrebbe il termine.
“Ci auspichiamo che Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale di San Vero – scrivono le associazioni in un comunicato – respingano senza appello un progetto che è sbagliato e pericoloso nella sua localizzazione. L’intervento, che comporterebbe nelll’area della concessione entro 100 metri dalla costa il divieto di balneazione e pesca, va a ledere i diritti dei cittadini, dei turisti e dei pescatori va bocciato senza se e senza ma anche perchè è incompatibile con il PUC (Piano Urbanistico Comunale), PUL (Piano Utilizzo Litorale).Il primo infatti sottopone a vincolo archeologico tutta l’area e il secondo non prevede nell’area richiesta la realizzazione di campi boe. Sottraendo un rilevante spazio di mare alla collettività per dare a pochi un ormeggio si vanno a compromettere Turismo e Pesca, che vedono il litorale di Su Pallosu da sempre apprezzato e amato dalla comunità locale e interessato da un flusso turistico storico. L’area individuata è la 7 spiaggia sarda a rischio erosione secondo gli studi della Regione, non è mai stata mai storicamente usata per ormeggio delle imbarcazioni che son sempre rimaste molto più a sud, nell’approdo di Sa Marigosa e nel progetto presentato sono assenti relazioni e studi riguardanti l’iterazione con il Progetto Antierosione già finanziato dalla Regione”.
Secondo le associazioni è “Completamente assente nel progetto presentato l’aspetto della sicurezza in mare e della viabilità in terra collegati all’intervento. Manca pure la mappatura -richiesta dalla normativa come requisito essenziale-delle praterie di posidonia oceanica. La concessione demaniale marittima si trova infatti incredibilmente davanti alle case del piccolo centro urbano con gravi motivi di preoccupazione per la tutela e incolumità delle area marine circostanti e non è indicato quale spazio verrebbe utilizzato per la messa in acqua delle barche, parcheggio carrelli e auto a seguito delle stesse.
Ringraziamo tutti coloro che hanno sostenuto e sostengono questa pagina facebook e che hanno collaborato alla stesura delle Osservazione già inviate al Comune di San Vero.
40 pagine fitte e motivate, accompagnate da 33 foto, che delineano l’assoluta incompatibilità dell’intervento proposto. Lunedì 11 – conclude la nota – diffonderemo pubblicamente con una nota facebook il contenuto integrale di queste Osservazioni.