“Consideriamo sbagliato che si elaborino accordi strategici in gran segreto, li si illustri, senza consegnare i testi, dieci giorni fa, e solo dopo reiterate insistenze si rendano disponibili i testi solo a partire da venerdì scorso”.
Paolo Maninchedda spiega nel suo blog perché “la bozza di accordo tra la Regione sarda e il ministero della Difesa non verrà mai votata dal Partito dei Sardi”. “E’ sbagliato un metodo – ribadisce – erroneamente ripetuto in questa legislatura, di produrre scelte strategiche sempre con tempistiche drammatizzate dell’ultimo minuto e sempre sul confine ‘prendere o lasciare’.
Noi vogliamo difendere gli interessi legittimi della Nazione sarda come avviene tra persone civili, cioè coi tempi del confronto e del ragionamento”. Sul contenuto dell’intesa: “È una bozza arrendevole, insufficiente e arretrata rispetto al dibattito sviluppatosi negli ultimi anni in Sardegna – è la stroncatura di Maninchedda – Nel merito, poi, il nostro capogruppo e i consiglieri in Aula espliciteranno i nostri contenuti e sceglieranno le forme migliori per spiegare il nostro dissenso su questo documento”.