Progetu Repùblica ritiene umiliante per le istituzioni, ma soprattutto per il Popolo sardo, il cosiddetto “accordo” sulle servitù militari, tra il Presidente Pigliaru e la Ministra Pinotti, votato ieri da maggioranza e opposizione del Parlamento sardo quasi all’unanimità.
Lascia interdetti apprendere che tra i punti sostanziali dell’accordo ci sono lo stop delle esercitazioni belliche dal 1 giugno al 30 settembre assieme alla concessione di alcune spiaggette “dove ora i sindaci non dovranno più chiedere il permesso al comandante della base”, è sconfortante vedere il rappresentate istituzionale di tutti i sardi evocare astratti riequilibri che addirittura spaccia come traguardo storico qualcosa che in realtà era stata già concessa in accordi precedenti con la Difesa italiana. Sulle questioni dirimenti, invece, quelle che ci permetterebbero di costruire un futuro migliore, nessun cenno alla chiusura di almeno un poligono, nessun cenno alle necessarie bonifiche e alla riconversione economica per garantire l’occupazione e il lavoro.
Per l’ennesima volta emerge in maniera chiara e inequivocabile l’incapacità cronica dei partiti italiani e della loro classe dirigente unionista di difendere gli interessi nazionali sardi. Ancora una volta emerge la necessità di creare una convergenza nazionale tra i partiti indipendentisti capace di porre un freno alla deriva politica a cui siamo costretti ad assistere, che tracci un solco netto tra noi e il bipolarismo italiano, che sia in grado di esprimere un degno e autorevole programma di governo con al centro gli interessi del nostro Popolo e della nostra amata Nazione.
di Gianluca Collu
Segretario Nazionale ProgReS