“La localizzazione scelta per questa concessione demaniale marittima e per l’intervento di un nuovo campo ormeggi è priva di logica, sballata, non condivisa”. Lo sostiene Andrea Atzori, residente a Su Pallosu, borgata marina di San Vero Milis, firmatario di uno dei tanti ricorsi contro la realizzazione di un campo boe.
Il procedimento secondo i firmatari risulta carente, erroneo nei presupposti, incompatibile con la normativa vigente, potenzialmente pericoloso per il fenomeno di erosione costiero in atto, per l’assenza di previsioni in merito alla viabilità terrestre-parcheggi, alla corsia di messa in acqua delle barche. “Per questo in 40 pagine e 33 foto abbiamo chiesto al comune di dichiararlo irricevibile, abbiamo espresso comunque un congruo motivato diniego e in subordine di verificarne la delocalizzazione più a sud, zona Sa Marigosa, attiguo e confinante alla concessione demaniale già esistente e sottoutilizzata“.
Oltre ad Atzori, che ha firmato le Osservazioni a nome di un’apposita pagina facebook-sono arrivati al Comune una marea di pareri negativi. Tra questi della Soprintendenza Archeologica firmato da Alessandro Usai, dell’Associazione Onlus Amici di Sardegna di Roberto Copparoni, del gruppo Politico Attivisti Su Pallosu a 5 Stelle sostenuto anche dalla consigliera comunale di Oristano Patrizia Cadau, dall’Archeologo e guida naturalista Ivan Lucherini e da diversi altri residenti e turisti”.
In caso di approvazione dell’intervento, nella nota zona turistica di Su Pallosu saranno apposti di divieto di balneazione e pesca su una fetta di mare di 7.200 metri quadri entro i cento metri dalla costa.