Ultimi ritocchi al campo dello stadio Luigi Ferraris di Genova che viene rizollato in alcune sue parti in vista dell'amichevole Italia-Usa, oggi 27 febbraio 2012. ANSA/ LUCA ZENNARO

Il rigore ha messo d’accordo i ragazzini di due squadre: secondo i tredicenni e i quattordicenni del Sant’Elena e del Gigi Riva quel penalty non andava assegnato. Anche i biancoverdi ospiti, che pure avrebbero potuto avvantaggiarsi del calcio dal dischetto, non se la sono sentita. E allora il rigorista, senza sollecitazioni da parte di pubblico, dirigenti o mister, ha fatto la cosa che riteneva più giusta: calciare piano in modo che il portiere potesse tranquillamente raccogliere il pallone con le mani. Un passaggio di fair play. Nessuna contestazione all’arbitro.

Il direttore di gara in queste partite dei campionati giovanissimi è un pò un eroe, solo contro tutti: non ha né guardalinee, nè quarto uomo, nè Var. E può capitare che, magari con la palla che va improvvisamente dall’altra parte del campo, non possa essere sempre a un metro dall’azione. Forse l’hanno capito anche i ventidue protagonisti della sfida di ieri, nel campo di Sant’Elia (non del vecchio e glorioso Sant’Elia che sta andando in pensione), tra Gigi Riva e Sant’Elena, girone D del campionato giovanissimi provinciali.

Ed è bastata un’intesa: siccome l’arbitro ormai non poteva tornare più indietro, i giocatori, che ritenevano di sapere come erano andate davvero le cose, hanno preso la loro decisione. Un bel gesto. D’altra parte si tratta di due società storiche e molto serie. Il Gigi Riva è la squadra nata dalla scuola calcio fondata nel 1976 dal bomber di Cagliari e Nazionale. E il Sant’Elena è una compagine che ha giocato anche in serie C2: tra i campioni della sua storia anche Emanuele Gattelli e Daniele Goletti, due giocatori che hanno disputato partite anche in serie A.