Lotta alle servitù militari, no al nucleare in Sardegna e tante altre mille battaglie. Ma forse mille sono poche: in quasi tutte le manifestazioni di protesta in prima fila c’era sempre lui. Vincenzo Pillai, professore di storia e filosofia, ma soprattutto attivista e “movimentista” nei cortei e nei sit-in nell’Isola da almeno quarant’anni a questa parte, è scomparso la scorsa notte all’età di 75 anni.
Originario di Ventimiglia, in Liguria (ma il suo nome tradisce evidenti origini sarde) si era trasferito in Sardegna e si era laureato all’Università di Cagliari. A chi gli chiedeva il numero dei cortei ai quali aveva partecipato rispondeva candidamente: “non lo so”.
Perché dove c’era da combattere per i diritti di ultimi e oppressi lui era lì. Impossibile contare le proteste. Vecchia generazione, ma sempre accanto anche ai più giovani quando c’era una battaglia da intraprendere. Numerose le testimonianze di affetto sui social dei rappresentanti di movimenti e partiti che lo hanno visto protagonista.