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“È stata una battaglia lunga e sofferta affinché venisse incardinato in Aula il disegno di legge sui crimini domestici, e ora, finalmente, nell’ultimo scorcio di legislatura, riusciamo ad approvare un’altra legge di civiltà a difesa dei più deboli”. Lo afferma nell’Aula di Palazzo Madama il senatore progressista del Gruppo Misto, Luciano Uras tra i firmatari del provvedimento.

“Un percorso, partito dalla Sardegna – ricorda – fatto di tante tappe. Un testo diffuso e difeso nel nostro territorio dalle avvocate Margherita Zurru e Loredana Violi, che tanto si sono impegnate con i centri anti-violenza in Sardegna e in Italia. Alla presentazione in Senato di analoga proposta; dal dibattito in Senato del libro “Carezze di sangue” di Maria Francesca Chiappe che racconta la triste vicenda di Dina Dore, vittima di femminicidio che lascia una figlia, allora neonata, accolta dalla sorella Graziella Dore. Dal lavoro incessante di tutte le senatrici, dal mio capo gruppo Loredana De Petris, alle colleghe della commissione di merito e di quella Bilancio, alla relatrice Cirinnà, a tutte le senatrici che hanno sostenuto in aula il lavoro comune. Che ringrazio tutte”.

“Oggi – aggiunge Uras – si è scritta una bellissima pagina parlamentare in termini di diritti e tutele e questo grazie a tante donne, giovani avvocate che si sono impegnate nella stesura e nella spiegazione dei contenuti, assistendo molti di noi che si sono adoperati nella formulazione della proposta, sia alla Camera, che al Senato. È merito dell’impegno dei familiari delle vittime, tutori dei minori colpiti. Un grande lavoro di squadra che ha visto esponenti di diversi schieramenti politici sostenere e votare questo importante provvedimento. Un regalo bellissimo che possiamo rivolgere alla società italiana alla Vigilia del Natale”.