Il percorso di riavvio dello stabilimento Alcoa di Portovesme, con la firma dell’accordo di programma da parte del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, del presidente della regione Francesco Pigliaru e di Invitalia fa esultare il centrosinistra sardo.

“Alcoa riparte. La presenza del ministro Calenda certifica che il percorso per la valorizzazione e rilancio della filiera dell’alluminio arriva a un traguardo positivo: c’è un acquirente per la fabbrica di Portovesme – sostiene il deputato del Pd, Emanuele Cani – Cinque anni fa in tanti avevano decretato la morte della fabbrica. C’è voluta tenacia, impegno e costanza per arrivare a questo risultato. La firma sull’accordo di programma certifica l’impegno importante e significativo del Parlamento, del Governo e del Ministro Calenda. Da oggi – conclude – si lavora per il passaggio al proprietario e quindi per il futuro dello smelter e dell’intera filiera industriale dell’alluminio.

La Sardegna si ricandida per ricoprire un ruolo importante nel panorama industriale e manifatturiero nazionale”. “Confermiamo la nostra soddisfazione – afferma il consigliere regionale di Articolo 1-SDP, Luca Pizzuto – ma così come detto dallo stesso ministro, non festeggiamo ancora. Attendiamo adesso l’11 gennaio quando saranno discussi insieme ai sindacati gli aspetti del Piano industriale, della consistenza finanziaria, degli investimenti, dei tempi di riavvio e dei risvolti occupazionali. Nel frattempo rinnoviamo i nostri ringraziamenti ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali, al ministero, alla Regione Sardegna e in particolare il presidente Francesco Pigliaru. Noi continueremo a stare al fianco dei lavoratori fino al completo riavvio dello stabilimento”.