La Giunta Pigliaru ha individuato nuove soluzioni organizzative per la gestione dei flussi migratori non programmati. L’obiettivo è quello di rafforzare l’attuale modello di governance locale fondato sulla costante collaborazione con le Prefetture per la fase dell’accoglienza e con gli amministratori locali per agevolare i processi di inserimento sociale dei migranti e per potenziare la rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).
Con una delibera appena approvata viene prevista la costituzione, presso l’assessorato degli Affari Generali, di una Unità di progetto per assicurare il coordinamento delle azioni di ciascuna struttura dell’Amministrazione regionale chiamata a dare il proprio contributo nelle diverse fasi dell’accoglienza. L’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu nel quadro organizzativo che viene delineato, assume il ruolo di referente politico per la gestione dei flussi migratori non programmati.
Lo scorso mese di maggio la Giunta ha dato il via libera all’aggiornamento del Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati per consolidare il sistema di accoglienza di primo e secondo livello e per rispondere in modo sempre più efficace all’arrivo dei migranti, nel rispetto delle norme internazionali, assicurando azioni coordinate e interventi mirati. Il Piano contempla in tutto 11 linee d’azione per perseguire i diversi obiettivi, divisi per settore, tramite azioni concordate con gli assessorati competenti.
La Giunta ha inoltre sottoscritto con Prefetture e Anci due protocolli d’intesa per il rafforzamento del sistema dell’accoglienza diffusa e per l’avvio di progetti di volontariato sociale rivolti ai richiedenti asilo ospitati nei Centri di Accoglienza e nella rete Sprar. In Sardegna sono attivi 147 Centri di accoglienza straordinaria e 12 progetti Sprar. I Cas sono così distribuiti: 12 in provincia di Nuoro, 22 in quella di Sassari, 13 a Oristano e 90 nella provincia di Cagliari.