Un Natale con temperature quasi primaverili, diviso fra le celebrazioni religiose e le gite fuori porta in una giornata festiva che però non ha fatto dimenticare la crisi e la lotta per il lavoro per tante aziende in difficoltà o chiuse in questo 2017. Chiese affollate, in tutta l’isola, per la Messa di Natale e poi tutti a casa per il tradizionale pranzo in famiglia. Dopo il cenone della vigilia, tavole imbandite con le prelibatezze sempre più made in Sardegna.
I sardi, infatti, per le festività natalizie si affidano a piatti e prodotti tipici locali: su tutti l’agnello Igp, maialetto, culurgiones, ma anche astice, spigole, orate, prosciutto e pecorino. Tante le iniziative di solidarietà per i meno fortunati: il Comune di Cagliari ha organizzato per il 25 e 26 la consegna dei pasti a domicilio ai cittadini che ne hanno fatto richiesta al Servizio Politiche sociali, nelle diverse sedi territoriali. L’iniziativa sarà ripetuta anche per le giornate dell’1 e 6 gennaio.
In campo anche la Caritas. “Non chiudiamo mai – afferma don Marco Lai – anzi, anche grazie ai volontari e ad apporti esterni, proprio in questo periodo raddoppiamo, se possibile, l’impegno e gli interventi per creare un bel clima natalizio”. In tanti hanno approfittato della bella giornata per andare a visitare i tanti presepi realizzati nell’isola. Tra le varie iniziative, domani ad Assolo, in provincia di Oristano, dalle 16:30, si terrà la rappresentazione di un presepio vivente dal titolo “Sulla via della Cometa”: un intero paese si trasformerà, ritornando indietro nel tempo, in una piccola Betlemme.