I controlli antidoping preventivi per i 126 cavalieri che l’11 e il 13 febbraio 2018 parteciperanno alla Sartiglia di Oristano non bastano a garantire la necessaria sicurezza della pluricentenaria giostra equestre che chiude il Carnevale oristanese. Nel corso di un nuovo tavolo tecnico che si è tenuto oggi negli uffici della Questura è stata annunciata infatti la possibilità che ai test antidoping e ai controlli sull’abuso di alcolici preventivi, a cui i cavalieri hanno già accettato di sottoporsi volontariamente, potranno aggiungersi “autonomi e straordinari accertamenti in gara e fuori gara”.

Al tavolo, assieme al questore Giovanni Aliquò e al sindaco Andrea Lutzu hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Sa Sartiglia Angelo Bresciani, il direttore generale dell’azienda socio sanitaria Mariano Meloni e il presidente dell’Associazione Cavalieri Francesco Castagna. L’obiettivo, fa sapere la Questura, è quello di garantire una Sartiglia più sicura per tutti senza tradire la tradizione e garantendo lo spettacolo e il divertimento.

A questo proposito è stata ribadita dal questore la necessità di tenere sotto controllo l’accesso ai percorsi. Restano ancora però da definire nei dettagli le soluzioni tecniche “avanzate e economicamente sostenibili” che dovranno essere adottate per evitare l’eccessivo affollamento delle aree riservate al pubblico.