La sera del 6 gennaio la petroliera Sanchi, battente bandiera panamense, si scontra con il mercantile CF Crystal di Hong Kong 160 miglia nautiche a sudest di Shanghai. La nave è lunga 274 metri e trasporta 150mila tonnellate di petrolio condensato, un tipo di petrolio raffinato ultraleggero. La maggior parte di questo carico si è riversato in mare e adesso si teme un possibile disastro ambientale.

A bordo c’erano 32 persone, trenta di nazionalità iraniana e due provenienti dal Bangladesh. Il corpo di quello che si ritiene essere un marinaio iraniano è stato recuperato dai soccorritori. Lo ha reso noto il Ministero dei Trasporti cinese. Altri trentuno membri dell’equipaggio rimangono ancora dispersi e le ricerche sono ancora in corso. I 21 membri dell’equipaggio della CF Crystal, tutti di nazionalità cinese, sono stati salvati.

La petroliera continua a bruciare in mare aperto, per il terzo giorno consecutivo e le cattive condizioni meteorologiche rendono difficile il lavoro di spegnimento delle fiamme e dei soccorritori, costretti a stare a una distanza di circa cinque chilometri dall’imbarcazione per la presenza di gas tossici sprigionati dalla petroliera. Intanto, la nave cargo di Hong Kong è stata trasportata verso un porto nelle vicinanze di Shanghai per cominciare gli accertamenti sulle cause che hanno portato alla collisione.

Fonte Agi