Il deputato del Pd, Francesco Sanna, risponde su Facebook al segretario del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, che oggi nel suo blog ha pubblicato un post critico sulle duemila stabilizzazioni nell’Ats annunciate ieri dal dg Fulvio Moirano. “Impedisci lo schifo o finiamola qui”, ha scritto l’ex assessore ai Lavori pubblici rivolgendosi al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.
“Lo schifo è il precariato e l’abuso della utilizzazione dei contratti interinali in sanità, non lo sforzo per eliminarlo”, commenta Sanna sul suo profilo Fb. “La riforma della PA approvata in Parlamento ha tra i suoi obiettivi anche il superamento delle varie forme di precariato – ricorda – il decreto legislativo 75/2017 vuole attivare nel 2018 almeno 50mila stabilizzazioni”. In Sardegna, aggiunge, “i sindacati dicono che le stabilizzazioni da fare sono 2.300, e che nei reparti mancano 2.300 infermieri”. Quindi: “Trovo molto, ma molto strano che invece di esultare alla notizia di 6/800 stabilizzazioni possibili, si minaccino conseguenze politiche: come se i piani previsti dalle leggi non dovessero trovare attuazione anche a casa nostra”. Maninchedda ha parlato di “sapore rancido di un annuncio di questo tipo fatto a bocca di campagna elettorale”.
“Segnalo – ribatte Sanna – che esistono nel nostro Paese norme penali che puniscono il voto di scambio, che è molto più facile estorcere facendo credere ad un ragazzo che sarà assunto o riconfermato nel suo contratto provvisorio da una agenzia interinale”. E infine: “Se si fermassero i piani di stabilizzazione per paura delle elezioni politiche di marzo 2018, si dovrebbero fermare anche per il turno delle elezioni comunali di qualche mese dopo; poi inizia la discesa verso lo scioglimento del Consiglio Regionale alla fine dell’anno e la lunga campagna elettorale, poi nella primavera del 2019 ci sono le elezioni europee”.







