“Per uno degli esami più importanti per la prevenzioni tumori, nel principale ospedale della Sardegna, il Brotzu di Cagliari, servono 444 giorni di attesa. Siamo dinanzi alla più vergognosa gestione della sanità pubblica da parte di una giunta regionale e di un assessore incapaci di governare un settore cosi delicato
si tratta di dati ufficiali che confermano il disastro della sanità in Sardegna e quella che si configura sempre di più come l’interruzione di un pubblico servizio essenziale”. Lo afferma il leader di Unidos Mauro Pili, in merito alle liste d’attesa per una mammografia all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Pili attacca sostenendo che “i Lea, livelli essenziali di assistenza, in Sardegna sono del tutto inesistenti ed emerge una continua e devastante riduzione di servizi ai cittadini non solo nei territori ma in quelle che sarebbero dovute essere le strutture d’eccellenza della sanità sarda. Se nel principale sopedale sardo occorrono 444 giorni di attesa per una mammografia – afferma – , per prevenire i tumori al seno, è evidente che la catastrofe gestionale della sanità sarda sarà conseguente in tutte le altre strutture dell’isola”

“In questo viaggio inchiesta per denunciare e scoprire il disastro sanità emerge in ogni realtà un vero e proprio primato di disservizi che mettono a rischio la vita dei cittadini in ogni angolo della Sardegna una volta definito il quadro esatto della scandalosa gestione della sanità sarda presenterò un esposto denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio”, conclude il deputato.