moby-prince-and-ldquo-indagare-su-navi-militari-and-rdquo

“Siamo pienamente soddisfatti della relazione, arrivata ad un ribaltamento completo della verità processuale, di un processo che è stato una vergogna per la giustizia italiana. Ora speriamo in una revisione in modo che si arrivi alla punizione dei veri colpevoli”.

Così Angelo Chessa, figlio di Ugo, il comandante del Moby Prince morto insieme ad altri 139 passeggeri del traghetto nello scontro con una petroliera il 10 aprile 1991 al largo del porto di Livorno. Chessa, intervenuto alla presentazione della relazione conclusiva della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla tragedia, ha ricordato che “il presidente del Tribunale del processo di primo grado è stato condannato per corruzione in relazione ad altri fatti” e che “i veri responsabili di questa vicenda non sono mai stati sfiorati.

I soccorsi, poi, non sono arrivati in ritardo, ma non ci sono mai stati”.