E’ nei numeri allegati alla relazione della presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, la fotografia dell’andamento della Giustizia in Sardegna. A Cagliari, dove opera la Procura della Repubblica più importante dell’Isola, nel periodo in riferimento le statistiche hanno registrato un incremento di definizioni, con conseguente riduzione delle pendenze, nonostante l’aumento dei fascicoli immessi a ruolo. Se nel giugno 2016 i procedimenti pendenti con indagati erano 17.984, un anno più tardi si sono ridotti 16.629, mentre quelli contro ignoti sono passati da 8.871 a 7.781.
La Corte d’Appello del capoluogo, dal canto suo, è invece passata da 480 fascicoli da definire a 722 per via dell’arrivo di 719 nuovi procedimenti. La Sezione Distaccata di Sassari ha rispettato il trend positivo in atto già da anni. Nell’intero Distretto sono andati a dibattimento collegiale 253 nuovi processi nei collegi, mentre 8978 sono quelli al monocratico: i definiti sono stati 317 nel primo caso e 9.390 nel secondo. In totale si parla di 33.322 nuovi processi aperti, 34.472 aperti.
Un po’ meno rispetto allo scorso anno. Sul capitolo delle carenze d’organico, uno dei temi che ha caratterizzato l’inaugurazione di quest’anno, in Corte d’Appello mancano cinque magistrati e tre in procura generale, mentre 21 sono i posti ancora richiesti nei Tribunali e 11 nelle Procure. In Sardegna sono complessivamente impegnati 43 giudici tra Corte d’Appello e Procura Generale, 148 nei sette tribunali (compresi i 10 ai minori) e 61 magistrati operano nelle Procure (sei ai minori). Immensa è poi la mole dei procedimenti civili che i giudici stanno smaltendo nel distretto. Solo a Cagliari, giusto per avere un’idea, ci sono 29.065 procedimenti civili pendenti, Sassari ne conta 5.987 e Tempio 5.625.