Post Auschwitz

Facebook censura le foto dell’Olocausto ‘per le immagini di nudo’ dei deportati. È il Giorno della Memoria quando un utente di Facebook riceve una notifica e si vede cancellare un post che propone il video, realizzato da un utente (realizzato da un utente, rpt) per illustrare gli orrori del campo di sterminio nazista di Auschwitz, sullo sfondo le note della famosa canzone di Francesco Guccini.

Nel messaggio di segnalazione da parte del social network, si legge: ‘Questo post è stato rimosso perché viola i nostri standard della nostra community sulle immagini di nudo’ e per il momento il social ha risposto con un ”no comment” alla richiesta di spiegazioni. Le immagini dell’Olocausto, che sono quelle che da anni fanno il giro del mondo, illustrano le atrocità della Shoah proponendo i nudi di adulti e bambini, con i loro corpi consumati dalla fame e dagli stenti.

a cancellarli – denuncia l’utente censurato – significa non consentire di denunciare e, appunto, ricordare, quanto accaduto nei campi di sterminio nazisti. Fotografie che da decenni fanno il giro del mondo e custodiscono il ricordo.

Facebook ha poi ripristinato il post, spiegando di averlo ‘accidentalmente rimosso’. ‘Si è trattato di un errore e ce ne scusiamo’: queste le parole del messaggio comparso sulla pagina dell’utente che aveva denunciato lo stop del social network. Nel testo di legge: ‘Un membro del nostro team ha accidentalmente rimosso un contenuto che hai pubblicato su Facebook. Si è trattato di un errore e ce ne scusiamo sentitamente. Abbiamo ripristinato il contenuto che adesso dovrebbe essere visibile’.