La Sardegna rischia di dire addio al galoppo. Il ministero della Politiche agricole, alimentati e forestali, ha pubblicato ieri l’elenco con la classificazione degli ippodromi italiani in base ai requisiti minimi richiesti dal decreto ministeriale 681 del 2016, e in base a questa classificazione ha dichiarato decaduti le tre strutture sarde di Chilivani, Sassari e Villacidro. Nessuno dei tre ippodromi possiede i requisiti minimi richiesti dal ministero per poter accedere ai finanziamenti statali che sostengono le società di gestione delle strutture ippiche. Un colpo che potrebbe seppellire per sempre tutto il movimento isolano.

“Il governo di centrosinistra ha inferto un nuovo schiaffo, l’ennesimo, al nord ovest della Sardegna con la complicità di Pigliaru e della sua Giunta. Un altro passaggio dell’opera di desertificazione e di impoverimento istituzionale ed economico di un territorio strategico dell’isola”, commenta il consigliere regionale Fi, Marco Tedde, riferendosi a Chilivani e Sassari.

“Il declassamento del glorioso ippodromo di Chilivani prende le mosse dall’acquisizione della struttura da parte dell’amministrazione di sinistra di Ozieri che lo ha relegato al ruolo di ippodromo comunale. Un errore che oggi produce i suoi nefasti effetti – continua Tedde – È evidente che davanti a questo ennesimo atto sconsiderato è necessaria una forte azione di contrasto di tutte le forze politiche e della classe dirigente del territorio. Ci aspettiamo immediate reazioni dei sindaci, che debbono porsi a capo di una forte protesta di popolo”.