2300 cagliaritani in situazione di difficoltà economica a dicembre non hanno ricevuto l’assegno del Reis, il reddito di inclusione sociale che da settembre li aiuta a tirare avanti. Si tratta di cifre che vanno dai 300 ai 500 mensili di grande aiuto per tantissime famiglie. A sollevare il caso questa sera a Palazzo Bacaredda è il consigliere di Forza Italia Stefano Schirru: “Non capiamo perché l’assessorato alle Politiche sociali non abbia ancora provveduto ai pagamenti di dicembre, ci vuole più controllo – attacca – , stiamo parlando di persone che non possono aspettare il minimo ritardo”.

All’origine del mancato pagamento ci sarebbero una serie di motivi. Li spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Nando Secchi: “Come Comune già nel 2017 abbiamo avuto la possibilità di non lasciare nessun cittadino senza il minimo di cui avesse bisogno. Lo abbiamo fatto con diverse delibere che vanno oltre il Reis – si difende Secchi – perché fino a settembre 2017 dalla Regione non era arrivata nessuna direttiva specifica e non erano disponibili i fondi per il reddito di inclusione. Dopo aver fatto un bando – prosegue – i cagliaritani hanno potuto usufruire delle mensilità di settembre, ottobre e novembre”.

Secchi poi va al cuore del problema: “Ci sono stati rallentamenti, in questi mesi la sede delle Politiche Sociali sta cambiando e questo ha comportato problemi negli uffici perché i dipendenti hanno dovuto concludere il trasloco da soli. Fino al 15 gennaio inoltre i terminali dell’Inps erano bloccati, un fatto da non trascurare perché tutte le pratiche di Reis vanno confrontate con le banche dati dell’Inps per gli opportuni controlli. Dopo che il sistema è stato sbloccato abbiamo verificato 2300 fascicoli”. Altra grana, e non mancano le lamentele: “Dal 21 dicembre del 2017 l’unico informatico che lavorava alle politiche sociali e si occupava dell’elaborazione dei dati è stato trasferito. Ecco perché ci sono stati ritardi, non certo per l’inerzia dei funzionari”.

Andrea Deidda