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Sono risaliti a lui ricostruendo alcuni appunti sminuzzati nei quali aveva scritto le targhe di alcune auto e grazie alle tracce di Dna, attraverso le quali i Ris lo hanno collocato sulla scena del crimine. Giovanni Carta, sassarese di 35 anni, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sassari con l’accusa di avere incendiato un’auto. Le indagini erano partite in seguito al rogo di un’autovettura, data alle fiamme lo scorso aprile nella zona del Monte Rosello.

L’incendio, solo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco, non si era propagato ad altre auto parcheggiate nelle vicinanze. Nel sopralluogo dei militari, erano stati ritrovati, vicino dell’autovettura incendiata, alcuni oggetti persi dall’attentatore. Particolari rivelatisi poi determinanti ai fini delle indagini.

Inoltre, durante successive perquisizioni, erano stati rinvenuti nell’abitazione del sospettato alcuni ritagli di carta che, minuziosamente riuniti in un unico collage, avevano rivelato alcuni nomi e numeri di targa di auto scritti a penna e che corrispondevano perfettamente con quelli dell’autovettura incendiata e delle altre parcheggiate nelle vicinanze.