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Gli atti conclusivi della commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause del disastro della Moby Prince sono stati trasmessi alla Procura di Livorno. Lo annuncia il presidente della commissione, il senatore sardo Silvio Lai (Pd), confermando quanto anticipato in occasione della presentazione del rapporto finale. “La trasmissione degli atti alla magistratura livornese – spiega Lai – che ha già aperto un fascicolo mesi fa e che ci ha espressamente chiesto di acquisire anche il nostro lavoro, confidiamo possa contribuire a ristabilire, dopo 27 anni, la realtà dei fatti”.

“Le sentenze di assoluzione – ricorda il parlamentare sardo – si sono basate su riscontri che a seguito del lavoro svolto dalla commissione non possono essere confermati. La nebbia non c’era, la petroliera Agip Abruzzo era ancorata in zona di divieto, i tempi di sopravvivenza a bordo almeno per una parte dell’equipaggio e dei passeggeri del Moby Prince furono superiori ai tempi stabiliti allora, le operazioni di soccorso furono svolte senza un adeguato coordinamento e furono di fatto assenti nei confronti del Moby Prince.

Non possiamo escludere, inoltre, che ci sia stata una turbativa della navigazione da parte del Moby Prince che l’ha portata all’impatto con la petroliera Agip Abruzzo. La Procura ora – ribadisce il senatore – è in grado di conoscere, con la trasmissione degli atti, anche nuovi elementi da valutare e approfondire: penso al tragitto dell’Agip Abruzzo prima di arrivare al porto di Livorno e il materiale trasportato, agli accordi assicurativi, avvenuti rapidamente durante le indagini e prima dei processi, tra gli armatori del Moby Prince e l’Agip Abruzzo, ai bilanci delle società armatoriali precedenti e successivi al disastro”.

Soddisfatta l’associazione dei familiari delle vittime. “Un concreto e sostanziale passo verso la verità – commenta il presidente Luchino Chessa – Adesso attendiamo fiduciosi che le Procure interessate – l’auspicio dell’associazione è che se occupi in particolare la Procura di Roma, ndr – iniziano a lavorare riprendendo gli atti della commissione parlamentare e possano in breve tempo fare giustizia. Noi ci saremo sempre e seguiremo passo per passo il lavoro delle Procure. Nel frattempo saremo sempre in prima linea per non far cadere nell’oblio una strage dimenticata per tanti anni”.