L’Agenda ambientalista 2018 entra nel confronto politico in vista del voto del 4 marzo. Cinquanta proposte per diciotto filoni tematici posti all’attenzione dei candidati da 23 associazioni, compreso il Gruppo di intervento giuridico onlus, che fanno arrivare, ad una settimana dalle elezioni, la voce di milioni di cittadini che scelgono di prendersi cura dei beni comuni e del futuro del nostro Paese.

Le proposte riguardano i temi dell’energia, rifiuti, bonifiche, mobilità, consumo del suolo, agricoltura, parchi, paesaggio. Impegni ineludibili sono la redazione del Piano nazionale Clima e Energia, il varo di un Piano nazionale della mobilità, atteso dal 2001, la definizione di una strategia per la biodiversità, la revisione radicale della politica agricola europea, l’attuazione di una strategia per l’ambiente marino.

Tra gli interventi necessari secondo l’Agenda 2018 tracciata dagli ambientalisti: una legge efficace contro il consumo del suolo, l’introduzione nel codice penale di nuovi “delitti ambientali” tra gli ecoreati, completare la stagione dei nuovi Piani paesaggistici, sinora approvati da solo tre Regioni (Puglia, Sardegna e Toscana), istituire un Fondo nazionale per le bonifiche dei siti inquinati orfani di proprietari e infine introdurre una cauzione sugli imballaggi monouso, per ridurre la produzione dei rifiuti.