La composizione del Consiglio regionale della Sardegna cambia ancora. Non si fermano le “porte girevoli” dell’Assemblea legislativa isolana che hanno caratterizzato questa legislatura.
Ricorsi per l’assegnazione dei seggi, vicende giudiziarie legate all’utilizzo dei fondi dei gruppi e altri guai con la legge che hanno fatto scattare la sospensione prevista dalla legge Severino e ora le elezioni politiche: in quattro, infatti, dovranno optare tra Consiglio e Parlamento, tre deputati e un senatore. Si tratta del coordinatore regionale di Forza Italia e del capogruppo azzurro, Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis, del segretario nazionale del Psd’Az, Christian Solinas (al Senato) e del renziano del Pd, Gavino Manca. Al posto di Cappellacci subentrerà Gianni Lampis, di Fratelli d’Italia (1.216 voti nelle regionali del 2014), già consigliere in questa legislatura poi decaduto per effetto di un ricorso sul seggio assegnato in un primo momento. Al posto di Pittalis, l’ex sindaco di Fonni, Stefano Coinu (1.258 voti), mentre al posto di Solinas entrerà Gianfranco Lancioni, ex consigliere comunale a Cagliari ( 1.727 voti).
In Consiglio arriva anche il vicesindaco e assessore dei Lavori Pubblici del Comune di Alghero, Raimondo Caciotto (2.565 voti nel 2014), secondo dei non eletti nel Pd, visto che il primo è già subentrato ad un altro consigliere, Salvatore Demontis, che ha lasciato l’incarico per andare a dirigere il Consorzio provinciale di Sassari. Nel frattempo la Giunta delle elezioni dell’Assemblea sarda, presieduta da Eugenio Lai (Art.1-Sdp), sta attendendo l’ufficialità della proclamazione degli eletti in Parlamento e aspetterà ancora qualche giorno per raccogliere le eventuali dimissioni da parte dei neo deputati e del senatore. Poi si riunirà e, come già fatto nelle precedenti occasioni, darà agli eletti circa 20 giorni di tempo per fare la propria scelta e decidere se rimanere in Consiglio o andare a Roma.







