“Con questo voto i cittadini sardi non hanno fatto altro che sfiduciare la classe dirigente e politica che governa la Regione e il Comune di Sassari, per questo riteniamo che il Pd e il centrosinistra debbano prendere atto del proprio fallimento e sia il sindaco Sanna, sia il presidente Pigliaru debbano rassegnare le dimissioni”.

Il vento del Movimento 5 Stelle soffia impetuoso e dopo avere scombussolato le urne chiede di spazzare via il Pd dai palazzi del potere, alla Regione e a Sassari. La richiesta precisa arriva da Sassari, dove il coordinamento locale e due dei cinque neo parlamentari del M5s eletti lanciano l’avviso di benservito a Pigliaru e al sindaco Sanna. “Gli elettori hanno votato il Movimento 5 Stelle con una percentuale del 42 per cento, un messaggio inequivocabile per una classe politica che governa da anni senza rispondere alle esigenze a i problemi della città e della Sardegna”, attacca Maurilio Murru, coordinatore e capogruppo M5S al Consiglio comunale di Sassari, affiancato dall’altra consigliera comunale, Desirè Manca e da Ettore Licheri, neo senatore eletto nel collegio unico regionale e Mario Perantoni, neo deputato eletto nel collegio uninominale nord Sardegna.

“Le dimissioni del sindaco Sanna e del presidente Pigliaru non possono che essere la logica conseguenza del voto. Le chiediamo con forza a livello locale e le chiederemo a livello regionale dopo esserci coordinati con tutte le componenti del Movimento nell’isola”, prosegue Murru, che parla nella sede del Movimento, in via Grazia Deledda, nel quartiere popolare Monte Rosello. “Il Pd deve prendere atto della sconfitta e consentire ai cittadini di andare a nuove elezioni. Sassari è una città che ha bisogno di essere totalmente ridisegnata e questo lo può fare solo un forza libera come il Movimento 5 stelle”, conclude.

“I numeri parlano chiaro ed esprimono la totale incapacità del Pd di risolvere i problemi della Sardegna”, sostiene Desirè Manca, prima di lasciare la parola ai due parlamentari freschi di elezione, che chiosano con due dichiarazioni secche: “Questa debacle elettorale del centrosinistra causerà ulteriori danni alla città e alla Sardegna perché i partiti che governano saranno ora impegnati nella resa dei conti interna, per questo chiediamo dimissioni subito e subito nuove elezioni”, spiega Licheri. “Il voto al Movimento non può più essere considerato un voto di protesta, ma deve essere interpretato d’ora in poi come un voto di proposta”, conclude Perantoni.