“Con Sardinia Tourism Call2Action ci prefiggiamo di fornire ai nostri operatori gli strumenti necessari per intercettare le richieste dei turisti, soprattutto stranieri, e contribuire alla creazione di prodotti turistici più appetibile competitivi perché più adeguati alla domanda”. Parla Lucio Murru, direttore commerciale di Geasar, la società che gestisce lo scalo Costa Smeralda di Olbia e che, con la Regione, organizza il progetto di formazione in partenza dal 4 aprile, proprio nella sala congressi dell’aeroporto.
“Siamo la porta d’accesso del turismo internazionale in Sardegna – spiega Murru – in particolare siamo fortissimi nei quattro mesi estivi con 1,3 milioni di arrivi, il 15% in più rispetto all’anno precedente”. Ebbene, “gli appuntamenti del 4, 5, 6 aprile e i successivi hanno l’obiettivo di insegnare a destagionalizzare”. Come? “Studiando i mercati dei turisti-clienti, facendoci spiegare come funzionano direttamente dai protagonisti – aggiunge Murru – ci facciamo raccontare le gioie e i dolori della percezione della Sardegna all’estero”.
Il senso di tutta l’operazione è che “se un operatore capisce il mercato olandese, avrà tutta la forza per andare a costruire prodotti ad hoc: gli olandesi preferiscono maggio, il periodo migliore per praticare bike, trekking, è chiaro che dovremmo strutturare prodotti e pacchetti per quel tipo di mercato”. Sardinia Tourism Call2Action, conclude il direttore commerciale di Geasar, “è il risultato di un grande lavoro di gruppo che comprende anche l’università di Olbia e la Bocconi di Milano, al quale affianchiamo una mostra sulla cultura dei borghi che sarà allestita in aeroporto”.







