“I nuovi criteri della ripartizione abbandonano il calcolo dei fabbisogni sulla spesa storica e, finalmente, inseriscono un calcolo sui valori standard: questo significa un aumento dei fondi per le Regioni che investono di più nel Diritto allo Studio. La nostra Isola, pertanto, passa dai 7,5 milioni (anno 2016) ad 11 milioni con un aumento del 48% dei fondi”. Lo ha annunciato l’associazione studentesca Unica 2.0 in un comunicato.
Il nuovo criterio di ripartizione, sostanzialmente, assicura una quota premiale finalizzata a tutte quelle Regioni che avevano una richiesta di fabbisogno alto e che ora, giustamente, si vedono un aumento.

”E’ una notizia storica per il tema del Diritto allo Studio in Sardegna” commenta Matteo Vespa, coordinatore di UniCa 2.0. ”La nuova ripartizione del FIS dimostra infatti che il lavoro fatto da UniCa 2.0 e UDU Sassari in questi anni di elaborazione sul tema come di pressione nelle varie sedi istituzionali, e che ha portato allo stanziamento di ulteriori 17 milioni in finanziaria regionale per le università sarde, sia andato nella giusta direzione e abbia contribuito a rendere possibile questo risultato. Tutto ciò non basta però: i nuovi fondi devono essere messi al più presto a regime per estendere e rendere sempre più concreto il diritto allo studio sancito dalla Costituzione, a partire dall’innalzamento delle soglie ISEE di accesso alle borse di studio, per estendere la platea d’idonei fino all’aumento dell’entità delle borse, oggi le più basse d’Italia. Per non dimenticare la gratuità dei trasporti per gli studenti delle scuole superiori e per gli universitari, che renderebbe effettivo quel diritto alla mobilità e allevierebbe di costi gravosi i tanti studenti pendolari che vivono la nostra città e i diversi centri della Sardegna. Solo così si potranno creare quelle condizioni che permettono agli studenti di poter creare qui il proprio futuro e quello dell’isola”.

Anche Giovanni Sotgiu, coordinatore di UDU Sassari, commenta questa novità: ”Quello a cui assistiamo è il primo passo per poter garantire la reale efficienza dei servizi di diritto allo studio, ad oggi ancora lacunosi e insufficienti. Come Udu Sassari, non possiamo che accogliere positivamente questa notizia, ben consci tuttavia del fatto che è necessario continuare a porre l’attenzione su temi come residenzialità studentesca e trasporti, che da sempre caratterizzano il lavoro congiunto dell’Udu Sassari e di Unica 2.0.”