Il Pd deve votare scheda bianca anche al terzo scrutinio o presentare un proprio candidato al Senato, come Luigi Zanda o Emma Bonino. E’ su tale quesito che si sta discutendo tra i Dem in queste ore, con i renziani propensi per la prima soluzione ed altre componenti per la seconda.

I renziani insistono per la scheda bianca domani alla terza votazione in Senato, quella che determina i due candidati che andranno al ballottaggio. Il sospetto è che se il Pd proponesse un proprio candidato, specie Luigi Zanda, potrebbe ricevere il voto di M5s in chiave anti-Paolo Romani, voto che si ripeterebbe al ballottaggio consentendo l’elezione del candidato Dem. E questa sarebbe una prova di “inciucio” in vista del governo, sospettano.

Un sospetto simmetricamente opposto è nelle componenti che propongono la presentazione di un candidato Dem. Se infatti il Pd non proponesse una propria personalità per lo scranno di Palazzo Madama, farebbe andare al ballottaggio il candidato di M5s e Paolo Romani, favorendo quest’ultimo al ballottaggio. Il sospetto è che su questo si siano accordati i luogotenenti dei renziani e dei forzisti in queste ore.

L’assemblea degli eletti del Pd è prevista domani mattina.