Inizierà il 21 maggio prossimo nell’aula della Corte d’Assise di Cagliari il processo per omicidio volontario nei confronti di Ignazio Frailis, il disoccupato di 47 anni che lo scorso anno uccise con undici coltellate la vicina di casa sessantenne Maria Bonaria Contu: il motivo scatenante furono le angherie verbali e le parolacce che il pappagallo della donna rivolgeva quotidianamente all’imputato.

Il Gup Giuseppe Pintori ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal procuratore aggiunto Paolo De Angelis, che aveva coordinato da subito le indagini sul delitto compiuto il 2 maggio 2017 a Capoterra. Arrestato a seguito del racconto delle due amiche della vittima, che passeggiavano con lei al momento dell’aggressione, il quarantasettenne è attualmente rinchiuso nel carcere di Uta. Secondo le testimonianze, Frailis non avrebbe affrontato subito la vicina, ma sarebbe sbucato fuori all’improvviso da una stradina laterale, dove forse si era nascosto per aspettarla.

L’ira dell’uomo sarebbe stata innescata dai continui litigi con la famiglia della vittima per la gestione degli animali domestici, tra i quali un pappagallino: il volatile – stando al racconto dell’imputato – era stato addestrato per rivolgersi a lui con parolacce e insulti. Ora la palla passa alla Corte d’Assise di Cagliari: Frailis è difeso dagli avvocati Fabio Pili e da Luigi Porcella, mentre la famiglia della donna si è costituita parte civile con Carlo Pilia.