“La crisi della Sardegna centrale è un problema che investe tutta la classe politica e tutti i livelli istituzionali, in particolare la Regione che già da tempo si sta interessando alla risoluzione delle vertenze aperte. Dire che la politica si è disinteressata di Ottana e dell’intero polo industriale è scorretto verso i cittadini e gli stessi lavoratori, e ingeneroso nei confronti di chi da anni si è battuto per trovare le soluzioni, scontrandosi con una crisi economica dalle proporzioni inimmaginabili, con le rigidità del sistema e, da ultimo, con i nuovi vincoli normativi”.
Così il segretario del Pd Giuseppe Luigi Cucca interviene sul caso Ottana, anche in risposta alle affermazioni di Paolo Maninchedda, segretario del Partito dei Sardi che riunisce la direzione nazionale venerdì 20 nell’albergo ristorante “Funtana ‘e donne” sulla statale 131. Un appuntamento per risponde al grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco di Ottana, Franco Saba, che ha minacciato le dimissioni sue e dell’intera Giunta in assenza di risposte per il territorio da parte della Regione.
“Il centrosinistra e tutta la politica facciano uno sforzo comune per intraprendere le strade percorribili, senza alimentare ulteriori divisioni e strumentalizzare la situazione per finalità elettorali – aggiunge Cucca, ricordando il programma LavoRas – C’è la piena disponibilità da parte del Pd a disegnare il percorso di rilancio dell’economia della Sardegna centrale insieme agli alleati in Regione, ma si deve partire da un livello di chiarezza e di onestà, raccontando ai lavoratori e alla popolazione quali strumenti concretamente sono attivabili e quali no, stante il nuovo quadro normativo, che ha imposto il taglio degli ammortizzatori sociali, e le difficoltà legate al scarsa competitività e attrattività del territorio che hanno di fatto impedito il riavvio delle produzioni”.







