Sarà la consulenza tecnica che il tribunale di Sassari disporrà lunedì prossimo, 23 aprile, a dissipare ogni dubbio sulle cause dell’incidente in cui lo scorso 30 marzo ha perso la vita Maria Innocenza Canu, casalinga sassarese di 58 anni. La perizia sarà svolta dagli ingegneri Valerio Zironi, incaricato dalla Procura, e Marco Pes, indicato dai familiari della vittima.
La donna era stata schiacciata dal camion della ditta Diamante srl di Viddalba, che forniva materiale al cantiere per il rifacimento del manto stradale in viale Italia, mentre attraversava le strisce pedonali di via Amendola, all’altezza dell’incrocio con via Porcellana. Alla guida del mezzo pesante c’era Giuseppino Muresu, 58 anni di Osilo, indagato dalla pm Maria Paola Asara con l’accusa di omicidio stradale.
Lo scorso 3 aprile l’autopsia aveva già confermato che il decesso era stato provocato dallo schiacciamento: il camion ha colpito la donna con la parte anteriore e poi ha proseguito la sua corsa passando sopra al corpo della vittima, che è morta sul colpo.
A eseguire l’esame erano stati il medico incaricato dalla Procura, Francesco Serra, e il perito Salvatore Lorenzoni, nominato dall’avvocato di parte civile, Giorgio Soletta, che cura gli interessi del marito della vittima, Mario Zara, e delle figlie Erica e Debora.