La vertenza dei lavoratori delle associazioni regionali e provinciali degli allevatori (Ara e Apa) sbarca a Roma. Il 3 maggio prossimo è previsto un incontro al Ministero della Funzione Pubblica sollecitato dai parlamentari sardi del Partito Democratico e al quale saranno presenti gli assessori regionale dell’Agricoltura, del Bilancio e del Personale e alcuni consiglieri regionali. Obiettivo: trovare una soluzione alla drammatica crisi in cui versano le associazioni regionali e provinciali degli allevatori dopo il commissariamento deciso da Aia.
La vertenza riguarda circa 300 lavoratori tra agronomi, veterinari e amministrativi che, dopo anni di servizio alle dipendenze di Apa e Ara, non hanno certezze per il futuro. La notizia è stata data dal presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale Franco Sabatini (Pd) durante l’audizione delle associazioni di categoria. In attesa dell’incontro romano, il parlamentino delle Attività Produttive guidato da Luigi Lotto ha fatto il punto della situazione e individuato un percorso da seguire per arrivare ad una soluzione condivisa. I rappresentanti di Copagri, Cia e Confagricoltura hanno ribadito la necessità di arrivare a un sintesi per garantire i livelli occupazionali e, allo stesso tempo, i servizi al comparto zootecnico.
Due le possibili soluzioni, secondo le tre organizzazioni: l’ingresso diretto dei lavoratori in Laore, senza costi aggiuntivi per la Regione che già si fa carico degli oneri finanziari di Ara e Apa, o la costituzione di una società in house”. “Siamo in attesa della proposta della Giunta – ha detto il presidente Luigi Lotto – tra qualche giorno scade il termine indicato nell’ordine del giorno approvato in Consiglio, siamo certi che arriverà nei tempi prefissati altrimenti siamo pronti ad avviare un nostro percorso”.