Ha rilasciato davanti al giudice una dichiarazione spontanea, sostenendo che non voleva uccidere nessuno ma solo spaventare quelli che ritiene gli autori di false accuse nei confronti del fratello, in carcere e sotto processo per maltrattamenti e stalking nei confronti dell’ex compagna.
Monica Saba, 34 anni di Quartu, è stata sentita oggi nel carcere di Uta dal Gip del Tribunale di Cagliari, Massimo Poddighe, che al termine dell’udienza ha convalidato l’arresto effettuato dai carabinieri mercoledì scorso e disposto la custodia cautelare in carcere.
La ragazza – fermata su ordine del pm Enrico Lussu con l’accusa di tentato omicidio, ricettazione e porto di pistola – aveva sparato due colpi d’arma da fuoco contro il padre dell’ex compagna del fratello, parte offesa nel processo per stalking che vede imputato il giovane. Il 50enne di Quartu per fortuna non è stato raggiunto dai proiettili, ma a Monica Saba è stato comunque contestato il tentato omicidio.
La pistola, si è scoperto subito dopo il fermo della giovane, era stata rubata qualche anno fa ad un agente della municipale. Per ora, dunque, la trentaquattrenne resterà in carcere in custodia cautelare, mentre la Procura completerà le indagini sull’episodio. Ai primi di maggio, poi, si potrebbe chiudere il processo al fratello, anch’egli rinchiuso a Uta per esigenze cautelari e per aver violato le disposizioni previste per i domiciliari.