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“Anche domani primo maggio saremo al fianco dei lavoratori che hanno perso il lavoro”. Lo scrive in una nota l’Usb, in merito alla vicenda ancora non risolta dell’Aias sarda.

“Non c’è nulla di festeggiare a causa di tutte le vertenze che ancora necessitano l’attenzione dalla politica regionale. Tra queste una che non vuole essere risolta è la vertenza Aias, che tutt’oggi è tra le più anomale e gravi in Sardegna”.

“Sì, – puntualizza l’Usb – perché si continua a disattendere la delibera di maggio 2017, tenendo i propri lavoratori con quasi nove mensilità arretrate e con gli stipendi correnti che non sono regolari e vengono pagati come l’ultimo stipendio che i lavoratori hanno percepito dopo ben cinquanta giorni. Per tutti questi gravissimi motivi – conclude la nota –il coordinamento Usb entro i primi quindici giorni del mese di maggio organizzerà una manifestazione che potrebbe anche essere permanente se non dovessero arrivare delle rassicurazioni dal consiglio Regionale”.