“Come definire la lettera con la quale l’amministratore unico di Abbanoa chiede a tutti noi sindaci di non concedere la sala consiliare e/o spazi comunali per assemblee pubbliche con ordine del giorno la problematica relativa ai conguagli regolatori? Una caduta di stile?”, è il duro attacco lanciato da Andrea Piroddi, sindaco di Ilbono, nei confronti della società Abbanoa, in un post sulla sua pagina Facebook. L’oggetto della contestazione sarebbe una lettera, pervenuta al Primo Cittadino, nella quale il gestore idrico avrebbe ‘chiesto’ agli amministratori comunali di non concedere spazi alle assemblee con ordine del giorno i conguagli regolatori.

“La vicenda è la ben nota problematica legata ai conguagli regolatori retroattivi. In diversi centri isolani stanno partendo class action e Abbanoa si sta seriamente preoccupando che i comuni spalleggino (o meno) questa iniziativa. L’amministratore unico, a mio avviso toppando alla grande, ha ben pensato di scrivere ai sindaci sardi consigliando di non concedere spazi comunali per la tenuta di eventuali assemblee – e prosegue – in un paese come Ilbono (per non citarne altri) cosa succederebbe al Sindaco nell’eventualità in cui lo stesso vietasse l’uso dell’aula consiliare a dei cittadini? Il tutto specialmente se la riunione avesse in programma una vertenza su abbanoa e in particolare gli odiosi conguagli regolatori?”.

“Un conto è amministrare la cosa pubblica a Cagliari, un conto in periferia, la musica cambia. Caro amministratore unico, certo, si siamo soci di Abbanoa (con lo 0,00000 percento) di questo ne siamo consapevoli ogniqualvolta veniamo chiamati a deliberare in assemblea quando Regione e Comune di Cagliari hanno già deciso tutto, avendo (in due) ben oltre il 51% delle quote, saluti – e conclude, risoluto – l’aula consiliare è a disposizione”.

Abbanoa, Pili: “Bene rivolta dei sindaci dopo il bavaglio della società idrica sulla class action”