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Prosegue il trend positivo per gli appalti pubblici in Sardegna. Nei primi tre mesi del 2018 crescono sia il numero (da 178 a 261) che gli importi di gara (da 30 a 102 mln). In base all’ultimo report della Cna sugli appalti pubblici nell’isola la domanda media dei committenti pubblici attivi in Sardegna si è attestata su oltre 90 interventi, meno dei 110 dell’ultimo trimestre 2017, ma ben al di sopra dei 63 bandi promossi in media tra maggio 2016 e agosto 2017.

In termini economici la spesa promossa nel primo trimestre 2018 è pari a 102 milioni, in forte aumento rispetto al modestissimo risultato del primo trimestre 2017, ma ancora modesta. “Il mercato degli appalti pubblici continua il suo trend positivo – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di CNA Costruzioni -.

La Sardegna sembra aver superato la fase di stallo che dall’aprile 2016 ha fatto crollare la domanda, soprattutto grazie ai Comuni 40% del valore complessivo. Sono segnali che vanno incoraggiati, procedendo con celerità all’efficientamento e al miglioramento qualitativo delle strutture deputate a gestire i processi di spesa, alla semplificazione del quadro normativo con l’approvazione della legge Urbanistica, da cui è opportuno stralciare gli articoli più controversi (31 e 43). CNA pensa si possa fare una buona legge Urbanistica senza derogare al P.P.R.

La ripresa della domanda nell’isola è legata all’attività degli enti territoriali, in particolare a quella dei Comuni che passano da 114 a 186 interventi promossi e vedono quasi triplicata la spesa: da 15 a 42 milioni. Insieme ai Comuni, un ruolo fondamentale è quello delle Aziende Speciali che, rappresentando una quota di mercato più limitata, segnano una dinamica anche più brillante. In particolare il balzo della spesa è il risultato dell’attività di Abbanoa.