“È dello scorso autunno l’allarme che avevamo lanciato ma come al solito non siamo stati ascoltati. In Sardegna – commenta Salvatore Deidda, deputato di Fratelli D’Italia – sono 5 i comuni dove nessuno si è presentato alle elezioni comunali ma è identica situazione in altre parti d’Italia”
“La Sardegna ha il triste primato di attentati agli amministratori ed oggi ci vuole passione e coraggio per metterci la faccia. C’è carenza pure negli organici delle Forze dell’Ordine e la confusa riforma regionale degli Enti locali non ha aiutato ma ha solo creato confusione”
“È stato il vicepresidente nazionale dell’Anci, Francesco Baldelli, in visita in Sardegna nei comuni della Barbagia, in particolare Belvi dove ha incontrato il leader di Fdi Giorgia Meloni e gli amministratori di Fdi, a denunciare come la Legge nazionale sui piccoli comuni non era altro che una bluff di propaganda elettorale” afferma l’esponente di Fdi
Una elemosina stanziata (2500 euro a comune) una legge di buone intenzioni ma inutile per i problemi irrisolti derivanti dall’impossibilità di sostituzione del personale” continua Deidda “l’assenza di segretari comunali, la mancata applicazione della legge nazionale sulla montagna, ancora in vigore ma non recepita da molte regioni tra cui proprio la Sardegna
“L’altro giorno, quando in Parlamento abbiamo discusso sul rinnovo dei Vertici Arera (autorità per Energia, Gas e Acqua) Fratelli d’Italia ha chiesto di separare la gestione dell’acquario ed eliminare gli ambiti unici, differenziando e valorizzando ruoli dei comuni, in particolare quelli montani in cui ci sono le sorgenti. Purtroppo siamo stati gli unici e non siamo sostenuti neanche dalla Lega” conclude il deputato di Fdi.
“I piccoli comuni possono sopravvivere a due condizioni: se lo Stato investe nelle infrastrutture e nei servizi, liberando le Amministrazioni dal blocco dei fondi e non tagliando Ospedali, Poste, Scuole e riconoscendo loro una fiscalità speciale per ogni servizio a cui devono rinunciare e per il quale devono fare decine di km per raggiungere i grossi centri. La Sardegna è una Regione di piccoli comuni ed è ora di riconoscerlo, andando contro le riforme del PD e alleati utili solo a togliere competenze e proporre trasferimenti di immigrati per ripopolarli”.







