Servono i soldi dell’Agenzia Laore affinché l’Associazione regionale degli allevatori (Aras), ora in liquidazione, possa continuare a pagare i dipendenti. Lo hanno ribadito – secondo quanto afferma il presidente della commissione Attività produttive, Luigi Lotto – i commissari Vito Tizzano ed Enrico Leccisi sentiti oggi dalla commissione Attività produttive del Consiglio regionale sulla vertenza che coinvolge circa 300 tra agronomi, veterinari e amministrativi.
I commissari hanno ricordato che sulla decisione di mettere in liquidazione l’ente aveva pesato il deficit patrimoniale legato al mancato riconoscimento da parte di Laore di crediti dal 2014 al 2016 per un totale di 1,5 milioni. A questo punto, ha spiegato alla fine della riunione il presidente della commissione Luigi Lotto, “diventa di fondamentale importanza sentire l’altra parte, cioè Laore, cosa che faremo domani ascoltando il direttore dell’Agenzia. Oggi i liquidatori hanno detto che se Laore mette i soldi, allora saranno in grado di pagare gli stipendi”.
Prima dei due commissari sono stati ascoltati i sindacati. Da una parte Confederdia e il Gruppo sit-in, che chiedono l’applicazione della legge 3 del 2009 sul superamento del precariato che disciplina la loro stabilizzazione all’interno dell’Agenzia. In questo caso è stato spiegato loro che si attendono i risultati delle interlocuzioni in corso con il ministero della Funzione pubblica intavolate da Consiglio e Giunta. Dall’altra Cgil, Cisl, e Uil ritengono invece che la gestione dei servizi erogati al settore zootecnico possa anche essere affidata e gestita direttamente dalla Regione attraverso una propria struttura da creare ad hoc.