Cagliari, Cesena, Perugia e Como. Ma anche Napoli, Mestre e Torino. Forza Nuova mette a segno un blitz notturno davanti alle sedi dei sindacati, luoghi simbolo della difesa dei lavoratori, per dire “basta alle morti sul lavoro”. Manifesti e striscioni esposti in tutta Italia, dalla Lombardia alla Campania, dal Piemonte all’Umbria, per protestare contro quelli che il movimento di estrema destra definisce “i principali colpevoli” delle vittime sul lavoro, quei sindacati – attacca il leader, Roberto Fiore – “che non vigilano sulle condizioni dei lavoratori”.
“Italia 2018: di lavoro si muore ancora!” così recita lo slogan di protesta che compare a Cagliari, nei pressi di viale Monastir.
“Lavorare per vivere, non per morire”, “Stato e sindacati confederali boia”, “Basta morti sul lavoro”. Questo il tenore dei messaggi stampati sugli striscioni esposti la notte scorsa davanti alle sedi non solo dei sindacati ma anche delle Camere del Lavoro. “Nel 2018 – l’atto d’accusa di Fiore – di lavoro si muore molto di più che in passato”.
Il blitz porta la firma del movimento, ma anche delle sue propaggini, Lotta Studentesca e i sindacati Sinlai e Assial. A Torino, invece, il manifesto è comparso davanti all’ingresso della ThyssenKrupp, lo stabilimento dove 11 anni fa sette operai persero la vita in un rogo. “E’ il simbolo di quella mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro che noi vogliamo denunciare – spiega Luigi Cortese, coordinatore regionale di Forza Nuova -, ma è anche il simbolo della totale assenza dello Stato e la connivenza dei sindacati confederali, ad oggi troppo impegnati a fare politica perdendo di vista l’obiettivo di tutela dei lavoratori”.
Netta la replica dei sindacati. In una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil parlano di una “campagna provocatoria e di un grave attacco nei confronti delle organizzazioni dei lavoratori”. I confederali, continua il comunicato, “continueranno nella loro azione sindacale e non si lasceranno intimidire da questa vera e propria campagna di aggressione verbale nei confronti del ruolo libero e autonomo del sindacato confederale e respingono ogni tentativo di mettere in discussione i valori costituzionali di democrazia, libertà e tolleranza. Il ripetersi di simili episodi in varie città italiane evidenzia il pessimo clima che si sta respirando nel nostro Paese”.
I sindacati invitano infine le istituzioni a vigilare “sul rispetto delle norme costituzionali di convivenza civile” e a respingere “ogni azione violenta e intimidatoria, riaffermando quotidianamente i valori democratici e di ripudio del fascismo che sono a fondamento della Repubblica”.