E’ stata convocata per il prossimo 14 giugno la conferenza dei servizi che dovrà stabilire come procedere per la rimozione della posidonia sul litorale di Alghero. Un’emergenza che rischia di compromettere la stagione balneare della costa. La convocazione, secondo Forza Italia, Psd’Az, Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra, Azione Alghero e Patto Civico, è “tardiva”, mentre “da mesi gli accumuli abnormi di posidonia compromettono l’uso turistico del litorale e la stagione balneare”.

Secondo il centrodestra, che aveva già sollevato il problema con una protesta sulla spiaggia urbana, “l’azione della giunta comunale è inadeguata: si continua con posizioni utili solo a prendere tempo e scaricare le responsabilità su altri”. Gli esponenti dell’opposizione sostengono che “solo ora l’esecutivo si accorge del problema, a stagione in corso e col Rally di Sardegna alle porte. E continua a scaricare sui concessionari la responsabilità della rimozione della posidonia anche dalle zone limitrofe alle aree loro concesse”.

Ma la minoranza si dice soddisfatta almeno del fatto che il Comune ha ritenuto “valida” la loro proposta e “ha chiesto alla Regione di riconoscere la straordinarietà degli accumuli e di autorizzare misure che, sebbene tardive, mitighino i problemi”. Il centrodestra attende ora che “il Comune deliberi lo stato di calamità e chieda l’attivazione della procedura che autorizza la Regione a concedere contributi straordinari per salvaguardare le attività produttive e i beni ambientali, storici e artistici”. Intanto resta in piedi l’altra proposta operativa che ipotizza un’autorizzazione da parte della Regione al Comune per stoccare la posidonia nell’azienda agricola di Surigheddu e Mamuntanas.