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Mentre proseguono i controlli e le verifiche sull’ultimo focolaio di peste suina scoperto a Villagrande Strisaili e dopo le polemiche sollevate dalla Coldiretti sul blocco della movimentazione dei suini nel territorio interessato, la Regione ha reso disponibili i fondi per il ristoro alle aziende di allevamento regolari e certificate che possono incorrere nelle restrizioni sanitarie.

Si tratta di risorse, gestite attraverso Argea, che possono integrare il mancato reddito per le aziende suinicole, certificate e conformi alla normativa vigente in materia di biosicurezza, registrazioni e benessere degli animali, in un raggio di almeno tre e 10 chilometri dal focolaio. Nelle aziende in cui è stata confermata la presenza della malattia, infatti, si procede all’immediato abbattimento di tutti i suini presenti e al loro smaltimento, mentre in quelle ricadenti all’interno del perimetro di allerta, gli animali restano in vita, ma è vietato movimentarli all’esterno dell’azienda.

Per un periodo di almeno 40 giorni, per le aziende in zona di protezione, e di 30 giorni, per quelle in zona di sorveglianza, così da permettere ai servizi veterinari di completare i controlli. In tale periodo si assiste a un considerevole incremento dei costi di gestione dell’allevamento per l’alimentazione dei suini e a un deprezzamento dei capi a causa dell’aumento di peso, soprattutto per le aziende specializzate nella produzione del suinetto da latte. Riguardo poi al focolaio a Villagrande Strisaili, il prossimo 4 giugno a Lanusei si riunirà l’Unità di crisi che dovrà valutare anche il caso dell’abbattimento precauzionale di 26 suini avvenuto, sempre in un allevamento del paese, anche se i risultati delle prime analisi non hanno confermato la presenza del virus.

“L’autorità sanitaria competente, in questi casi, ha il dovere di agire secondo il principio di precauzione, anche con il rischio di abbattere qualche animale non positivo al virus – spiega l’unità di progetto per l’eradicazione della peste suina – Non c’è stato perciò nessun abuso o superficialità nelle decisioni prese, ma si è intervenuti con la massima tempestività e con forte senso di responsabilità”.