Tre mesi dopo la sconfitta elettorale del 4 marzo Giuseppe Luigi Cucca lascia la segreteria regionale del Partito democratico in Sardegna. “Dopo il buon risultato di Iglesias (centrosinistra avanti di quasi 20 punti sul centrodestra in vista del ballottaggio, ndr) credo sia necessario un sussulto, un colpo di reni che ci consenta di arrivare a una soluzione per permettere al partito di respirare – ha detto il senatore nel suo lungo intervento che ha aperto l’assemblea regionale ad Abbasanta – e a questo punto non mi resta che rassegnare le mie dimissioni”.
Adesso, prosegue, “non ci sono più alibi, vediamo cosa riusciamo a fare, le soluzioni non sono tante”. Da oggi il regolamento dello statuto prevede che decorrano trenta giorni fino alla convocazione di una nuova assemblea, 30 giorni per cercare un nuovo segretario, oppure per prendere atto dell’impossibilità di trovare una soluzione e di andare al congresso. Cucca ha chiarito di propendere per la prima ipotesi.
“Penso che non sia utile arrivare a congresso – spiega – possiamo invece individuare una figura alta e terza, tanto autorevole da esser certi che non risponde a ordini di nessuno: proviamoci, ora avete le dimissioni, siamo obbligati a trovare tutti assieme una soluzione per arrivare alle regionali in modo coeso”. Fermo restando, chiarisce Cucca, che “da domani ci sarà anch’io a lavorare”.