“I presidenti delle Commissioni Autonomia e Bilancio della Regione Sardegna, invece di parlare a caso mossi solo dal pregiudizio ideologico, dovrebbero sapere che la Sardegna ha il Tax Rate tra i più alti d’Italia. A Sassari l’incidenza del fisco è nettamente superiore alla media italiana. Raggiungendo una pressione del 66,4% (+6% rispetto al 2011). Qui un artigiano o un piccolo imprenditore dovranno lavorare otto mesi, dal primo gennaio addirittura al 29 agosto, solo per pagare l’Erario. Purtroppo non va meglio anche per le altre province dell’Isola”.
Lo dichiara in una nota il senatore della Lega Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, replicando alle dichiarazioni dei presidenti Francesco Agus e Franco Sabatini che avevano bollato la flat tax come una “catastrofe” per l’Isola.
“Sabatini e Agus parlano poi di tagli del tutto inventati – sottolinea Siri – che graverebbero sulle finanze regionali evidenziando il proposito totalmente strumentale della loro iniziativa. La Flat Tax è un provvedimento ad impatto zero per la finanza locale e per i servizi erogati a favore dei cittadini che anzi, grazie alla crescita favorita dalla Flat Tax, potranno essere rafforzati e non tagliati come è invece accaduto in questi anni. La Flat Tax – aggiunge – sarà una grande occasione per la Sardegna per attrarre investimenti, per creare posti di lavoro e per sostenere le imprese e le famiglie del territorio. Se il presidente della Giunta regionale vorrà essere presente in Consiglio dei Ministri, quando si discuterà il provvedimento, sarà il benvenuto – conclude il sottosegretario – Vedremo se in quell’occasione si vorrà assumere la responsabilità politica di esprimersi contro un provvedimento a favore dei suoi concittadini”.