Una vittoria a testa per Pd e Movimento 5 stelle e la sconfitta del centrodestra.
E’ quello che è successo in Sardegna – ad Iglesias e Assemini, i due Comuni al ballottaggio – in piena controtendenza rispetto al resto del Paese dove i democratici hanno perso ovunque, i grillini hanno ceduto terreno, mentre la coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia ha sfondato. Iglesias si rivela “buona pratica” per il Pd. “Una forza politica si caratterizza quando sceglie di rappresentare qualcuno, e noi a Iglesias abbiamo scelto di ascoltare i più deboli”, spiega bene il neo sindaco, il 29enne Mauro Usai. “A Iglesias abbiamo messo su una buona coalizione che si è presentata forte anche di un bravo e giovane candidato – osserva il capogruppo dem in Consiglio regionale, Pietro Cocco – abbiamo ottenuto un ottimo risultato visto il clima generale”. “Ora – aggiunge mentre diventa sempre più concreta l’ipotesi di celebrare l’assemblea regionale il 9 luglio – il Pd si deve dare una mossa, riorganizzarsi al più presto con una nuova classe dirigente che sia responsabile nei confronti di chi rappresenta”.
“La vittoria di Usai è aria buona per un partito democratico, in Sardegna come a livello nazionale, a corto di ossigeno”, commenta la deputata Romina Mura. Poi, certo, il Pd deve correre unito, non come ad Assemini dove nemmeno è arrivato al secondo turno. Il Comune a pochi chilometri da Cagliari è una roccaforte pentastellata della prima ora, e ieri gli asseminesi hanno scelto ancora M5s. Non era scontato. In questa tornata i grillini sono stati battuti in alcuni centri dove hanno governato per cinque anni. Vedi Ragusa. Ad Assemini, la neosindaca Sabrina Licheri lavorerà in piena continuità rispetto all’uscente Mario Puddu, ora più che mai probabile candidato governatore per le regionali di febbraio. Anche se lui è prudente: “Da oggi non ho più ruoli istituzionali, potrò iniziare a lavorare in vista delle regionali, ma in quale ruolo lo si vedrà cammin facendoa”.
Quanto alla “sua” Assemini, “la lascio in ottime mani – dice convinto – è stata una scelta sofferta quella di non ricandidarmi ma ora sono tranquillo perché Sabrina potrà fare anche meglio di me”. La Licheri ha staccato Antonio Scano di venti punti. Una sconfitta nettissima per il centrodestra che almeno a Iglesias, con Valentina Pistis, ha ottenuto il 47,9%. Cosa è successo? “In entrambi i Comuni abbiamo sostenuto candidati che rappresentavano un rinnovamento vero – spiega il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci – questa scelta ci ha portato al ballottaggio in entrambi ma purtroppo non ci ha visto prevalere al secondo turno”. Ora, ribadisce, “la strada del rinnovamento deve proseguire, dobbiamo essere presenti nelle vie, nelle piazze, nelle case della nostra isola, vicini ai nostri amministratori locali e dare più spazi, con una proposta politica che parta dalle comunità”. Ecco perché, annuncia Capellacci, “avvieremo una nuova campagna per i tesseramenti e una fase congressuale per l’elezione delle figure che rappresenteranno Forza Italia nei territori per costruire l’alternativa a cinque anni di nulla del centro-sinistra”.







