La Regione Sardegna dovrà concedere a PeopleFly, società di voli charter, l’accesso agli atti sulla ripartizione dei fondi pubblici ai vettori aerei e ad un eventuale “patto segreto tra la Regione e l’Alitalia per aumentare i voli durante il periodo estivo”, come sosteneva la stessa PeopleFly.
La decisione del Consiglio di Stato conferma quella già arrivata a maggio dello scorso anno dal Tar Sardegna, che aveva ritenuto illegittimo il diniego sollevato dalla Regione alla richiesta del vettore privato che, appellandosi al rispetto della libera concorrenza in materia di traffico aereo, aveva chiesto di poter vedere i documenti di un eventuale accordo tra la compagnia Alitalia e la Regione. I giudici di secondo grado confermano quanto già espresso dai colleghi del Tribunale amministrativo sardo: Peoplefly è legittimata a visionare la documentazione perché il suo settore di attività (organizzazione di voli charter e vendita di biglietti aerei) è “complementare e di supporto al servizio di trasporto aereo di linea – scrive il Consiglio di Stato – e può essere influenzata dall’andamento del mercato del trasporto aereo nel suo complesso”. A difendere il piccolo vettore charter (di recente finito nelle cronache per un intervento dell’Enac in merito a voli cancellati) erano gli avvocati Luisella Pani e Debora Urru, mentre la Regione Sardegna aveva presentato ricorso al giudizio di primo grado con i legali Sonia Sau e Alessandra Camba. Alitalia era invece assistita dall’avvocato Marco Annoni.