E’ attivo nell’azienda ospedaliera Brotzu (Aob) di Cagliari un nuovo apparecchio per misurare l’esposizione alle radiazioni di pazienti che si sottopongono ad esami radiologici ad alta intensità o che hanno esigenza particolari (radiologia pediatrica e mammografia).

Grazie ad un contributo della Fondazione Sardegna, è stato acquistato un sistema automatico di monitoraggio della dose (DoseWatch della General Electric) che è stato installato e collaudato. Operando con le altre apparecchiature, il software registra i parametri utilizzati per l’effettuazione delle indagini radiologiche e i corrispondenti dati dosimetrici.

Le informazioni sono così utilizzate dagli operatori per elaborare una strategia efficace di riduzione della dose, che tenga conto delle caratteristiche e della storia clinica di ogni singolo paziente. Con il progetto, in collaborazione tra i reparti di Fisica Sanitaria e di Radiologia, l’Ao Brotzu diventa la prima struttura pubblica regionale ad avere integrato, all’interno del suo sistema informativo ospedaliero, uno strumento automatico capace di registrare ed analizzare i dati relativi agli esami radiologici.

“L’obiettivo – fanno sapere dell’Aob – è il miglioramento della qualità che include tra l’altro l’elaborazione di percorsi diagnostico terapeutici per le diverse patologie, il forte investimento nella formazione, l’impegno nella gestione del rischio clinico e la tutela della privacy e vede coinvolte tutte le figure professionali in ambito radiodiagnostico: fisico medico, medico radiologo e interventista, tecnico sanitario di radiologia medica”.