La riforma della rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale il 25 ottobre scorso non è coerente con il modello definito dal decreto ministeriale 70 del 2015 sulla definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera.
E’ il contenuto del parere espresso dal tavolo di monitoraggio del Ministero della Salute e trasmesso al direttore generale dell’Assessorato regionale via Pec il 7 settembre. “E’ inaudito – attacca il senatore di Lega-Psd’Az Christian Solinas, che ha divulgato stralci del parere – che nonostante il documento sia da giorni nella disponibilità dell’assessorato, ne sia stato tenuto segreto il contenuto senza riferirlo tempestivamente al Consiglio regionale, soprattutto in considerazione del fatto che proprio il Parlamento dei sardi dovrà entro il prossimo 30 ottobre apportare le opportune integrazioni e le richieste correzioni al piano di riordino della rete ospedaliera isolana”. Infatti, continua Solinas, “il documento formula una serie di rilievi su alcune incongruenze nella programmazione dei posti letto ma soprattutto sulle reti tempo-dipendenti come quella traumatologica e sulla eccessiva frammentarietà nell’ambito delle reti di specialità”.
Secondo il parere del tavolo ministeriale che ha completato l’istruttoria, il piano introdotto “delinea un modello di cooperazione tra le strutture erogatrici alle quali assegna ruoli specifici e strutturali secondo livelli gerarchici definiti in base a caratteristiche standard quali il bacino di utenza, i volumi di attività erogati e gli esiti delle cure”.