Nuova tensione sui migranti nel giorno in cui il vicepremier Matteo Salvini è a Vienna per discutere con i colleghi di Germania e Austria. Nelle ultime ore – fa sapere il Viminale – 184 migranti sono sbarcati a Lampedusa utilizzando piccole imbarcazioni. Secondo il dicastero “Malta, per l’ennesima volta, ha scaricato il problema sull’Italia”. Il ministero dell’Interno – si apprende – sta lavorando a “soluzioni innovative e efficaci” per gestire questi arrivi. E, tra le soluzioni che si valutano all’esame degli addetti ai lavoro, ci sono c’è quella di un rimpatrio lampo dei migranti tunisini attraverso voli charter affinché rientrino nel proprio Paese in tempi molto rapidi. A questo proposito, si studia come velocizzare le pratiche di identificazione.

“C’è un Paese membro che se ne sta ampiamente fregando dei suoi doveri – attacca Salvini parlando di Malta – con ripetuti casi di molteplici navi, anche in difficoltà in acque maltesi, ignorate o accompagnate verso l’Italia, alla faccia della solidarietà”.

Intanto il ministro dell’Interno parla dell’accordo sottoscritto con la Germania sui profughi. “Quello con la Germania – ha sottolineato – che non ho ancora firmato, sarà un accordo a tempo, fino a novembre, a saldo zero, non riguarderà il pregresso e sarà sottoscritto se la Germania ci darà una mano a sostenere il cambio delle regole della missione Sophia, che per colpa del Governo Renzi ha sbarcato in Italia 45mila persone”. “Pronto a firmare – ha puntualizzato – ma deve essere favorevole a noi”.

Intanto, il decreto col giro di vite sull’asilo sarà portato la prossima settimana in Consiglio dei ministri.

Il provvedimento mira ad allungare la lista dei reati che, se commessi, porteranno alla revoca o al diniego dell’asilo: dalla violenza sessuale al traffico di droga, dal furto all’aggressione a pubblico ufficiale. E a cancellare la protezione umanitaria, già indebolita da una circolare inviata lo scorso luglio ai prefetti.

Si prevede poi la revoca dello status di rifugiato se il migrante rientra nel Paese di origine. Novità anche sui Centri di permanenza per i rimpatri, con il raddoppio dei tempi di trattenimento: dagli attuali 90 a 180 giorni. Nella bozza di dl si indica inoltre che i destinatari di provvedimento di espulsione possano essere inviati, oltre che nei Cpr, anche in strutture nella disponibilità delle questure. E ancora, nel testo c’è la revoca della cittadinanza italiana per reati con finalità di terrorismo, in maniera da favorire le espulsioni.

Il decreto dovrà ovviamente avere l’ok del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede ed essere poi firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Possibili dunque aggiustamenti nei prossimi giorni.

L’Unhcr, da parte sua, promette vigilanza e fornirà “osservazioni tecniche” sul testo. Proprio oggi l’Alto commissario per i rifugiati Filippo Grandi è stato ricevuto al Viminale da Salvini. “Collaboriamo per risolvere i problemi, altro che ‘allarme razzismo’ denunciato da qualche ignorante che non conosce l’Italia e la sua splendida gente”, ha detto il ministro al termine dell’incontro, definito “cordiale”.

Meno cordiali i rapporti con Malta. Dopo le accuse pronunciate al Senato dal premier Giuseppe Conte sulla vicenda Diciotti, in serata Salvini ha informato che sette barchini con 62 migranti a bordo si trovano in acque maltesi: “abbiamo contattato – sottolinea – le autorità maltesi perché facciano il loro dovere, in caso contrario farò tutto il possibile perché i clandestini non sbarchino in Italia. #portichiusi e che mi indaghino pure”.