“Abbiamo scelto la posizione del dialogo, la ministra della Salute Giulia Grillo sentirà il presidente Pigliaru e di sicuro si raggiungerà un punto di caduta e di equilibrio tra le diverse esigenze”. Così la ministra del Sud, Barbara Lezzi, sullo strappo tra Governo e Regione Sardegna sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, dopo la “bocciatura” della legge approvata dal Consiglio regionale.
Dopo il vertice con la Lezzi incentrato sulla spendita dei fondi Ue, sull’argomento è ritornato anche il governatore Francesco Pigliaru. “Ho informato la ministra del nostro disappunto rispetto a una richiesta tecnica di un’applicazione miope e acritica di un decreto che imporrebbe la chiusura di molti ospedali – ha detto Pigliaru -. Un decreto che potrebbe funzionare per una grande città dove i trasporti sono ben diversi da quelli che abbiamo noi per collegare la nostra popolazione dispersa in un territorio molto più ampio. Abbiamo le nostre ragioni e le porteremo avanti fino in fondo – ha concluso il presidente della Regione – col ministro ho rilevato che c’è ancora del tempo per dialogare. In caso contrario resta la possibilità del conflitto istituzionale e quindi dei ricorsi”.
“La Ministra Lezzi garantisce che il Governo del cambiamento manterrà i Patti con la Sardegna? Presidente Pigliaru fossi in Lei non starei affatto tranquilla”. Lo ha scritto la deputata in forze al Partito Democratico Romina Mura in una nota. “Apprendo che la Ministra Lezzi ha confermato gli impegni del Patto per la Sardegna sottoscritti dalla Regione coi Governi Renzi e Gentiloni. Patto che prevedeva risorse per infrastrutture ferroviarie, stradali, ambientali ed energetiche. Se le sue dichiarazioni corrispondessero alle vere intenzioni del Governo, saremo innanzi a una situazione di normalità. In cui due Istituzioni pubbliche equiparate tengono fede a impegni presi, anche sulla base del principio di leale collaborazione”.
“Certo – scrive ancora – la recente cancellazione delle risorse per le periferie urbane di Carbonia, Nuoro, Sassari e Tempio, attraverso il Milleproroghe che oggi verrà approvato in seconda lettura alla Camera, non depone a favore dell’affidabilità del Governo del cambiamento. Le quattro Città sarde avevano siglato una Convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri che stabiliva l’assegnazione di oltre 50 milioni di Euro. Sulla base dell’accordo formale avevano già avviato le procedure tecniche, contabili e urbanistiche per la spendita delle risorse. Sennonché il Governo, mediante decisione unilaterale, ha deciso di sottrarre le risorse ai 4 Comuni per destinarle allo sblocco degli avanzi di amministrazione per i Comuni virtuosi”.
“E’ da giorni che, in Commissione e in Aula, proviamo a cambiare il Milleproroghe. La maggioranza ha però blindato il provvedimento con la posizione della questione di fiducia. Temiamo che nonostante le promesse del Presidente Conte, i Comuni sardi perderanno definitivamente le risorse. Perché i soldi per le periferie urbane non ci sono più. Questa è unica certezza. Gira poi una simulazione secondo cui il tesoretto risultante dalle risorse sottratte ai Comuni vincitori del bando periferie, destinati per lo sblocco degli avanzi di amministrazione secondo parametri di virtuosità, sposterebbero la maggioranza di quei flussi finanziari verso i Comuni del Nord Italia’. Dichiara Romina Mura deputata del Partito democratico. Saremo al fianco dei Sindaci nelle battaglie che decideranno di fare. Ma rimane l’amarezza per un maldestro atto di rapina che il Governo Lega- 5Stelle ha perpetrato nei confronti dei Comuni di Carbonia, Nuoro, Sassari e Tempio.
Anche per questo al posto del Presidente Pigliaru non starei affatto tranquilla dopo le parole della Ministra Lezzi” Conclude la Deputata Pd.







