Lo stato dell’arte sulla viabilità in Sardegna, l’andamento dei lavori nei cantieri e la valutazione delle criticità che nel tempo hanno determinato rallentamenti.

Sono alcuni degli argomenti al centro dell’incontro che si è tenuto oggi a Roma tra il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, e una delegazione dei vertici di Anas guidata dal suo presidente, Gianni Vittorio Armani, e l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Sardegna, Edoardo Balzarini.

Il ministro per il Sud – si legge in una nota – “ha apprezzato la volontà espressa da tutte le parti di accelerare nel processo di manutenzione, ammodernamento e messa in sicurezza della rete stradale della Sardegna gestita da Anas, che intensificherà i momenti di confronto con la Regione al fine di avere una piena condivisione rispetto alla materia”.

“L’Anas deve imprimere una forte accelerazione alle progettazioni delle opere programmate con i fondi FSC 2014/2020 nel Patto per la Sardegna. Occorre inoltre dare priorità alle manutenzioni, in particolare dei tratti stradali della S.S. 131, da Oristano a Sassari, fortemente compromessi ed è indispensabile dare impulso al potenziamento delle articolazioni della stessa Anas dedicate alle infrastrutture sarde, raccordandosi operativamente con gli uffici regionali”.

Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini nell’incontro convocato oggi dalla ministra per il Sud Barbara Lezzi sugli interventi infrastrutturali stradali in Sardegna finanziati con fondi FSC. “Nella riunione, a cui hanno partecipato i vertici dell Anas, è emersa – ha aggiunto Balzarini – la generale esigenza di accelerare nel processo di ammodernamento e messa in sicurezza della rete stradale dell’Isola. Anas ha riferito di aver recentemente attribuito gli incarichi di progettazione e di aver in corso il potenziamento degli uffici coinvolti assicurando, nel contempo, un maggior coinvolgimento della Regione in tutte le attività in corso”.

“La politica di coesione è stata sempre trattata con molta distrazione. In questi anni si è sostituita la spesa ordinaria per gli investimenti con la spesa di coesione, ovvero quella che doveva far recuperare il gap” alle regioni che erano rimaste più indietro. “Ho desiderio di guardare al futuro, quindi ho chiesto a tutti i presidenti di Regione, molti dei quali sono fuori dalla maggioranza di questo governo, piena collaborazione. Per ora l’ho ottenuta, soprattutto per il resto della programmazione che attiene il post 2020”.

Lo ha detto il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, rispondendo al question time al Senato in merito alla proposta di regolamento comunitario, presentata lo scorso maggio dalla Commissione europea, che riguarda il nuovo piano di sviluppo regionale e politica di coesione per gli anni 2021-2027.

“Quando mi sono insediata – ha spiegato il ministro Lezzi – ho trovato una situazione paradossale: si rischiava di perdere diversi rimborsi per diverse centinaia di milioni. Le risorse dei fondi strutturali europei non sono altro che risorse provenienti dallo Stato, quindi dai contribuenti italiani, che vengono in maniera colpevole sprecati da amministrazioni regionali e purtroppo dalla negligenza del mio predecessore, il quale ha fatto sì che si arrivasse a sei mesi dalla conclusione della scadenza entro la quale bisogna rendicontare il primo target per ottenere rimborsi”.