“In base a quanto deciso dalla maggioranza dell’assemblea tenutasi in data 27.09.2018 a Tramatza, i lavoratori dell’Aras in liquidazione, in sciopero continuativo da 5 settimane, manifestano una prudente apertura nella vertenza che li vede loro malgrado coinvolti e pertanto revocheranno lo stato di sciopero”. Lo annunciano in una nota congiunta Paola Naitana, rappresentante gruppo sit-in, e Osvaldo Ibba, segretario regionale Confederdia.

“La forte presa di posizione – si legge – del potere giudiziario, che ha nominato, in sostituzione dei precedenti liquidatori, due figure terze qualificate, non può non essere accolta con favore da chi lavora tutti i giorni nel territorio ed è seriamente preoccupato per le temibili conseguenze della situazione di stallo che si è venuta a creare, non solo per i dipendenti, ma anche per gli imprenditori zootecnici già fortemente penalizzati dalle problematiche attuali del settore. L’immediata convocazione dei rappresentanti sindacali da parte dei nuovi commissari liquidatori è indicativa della volontà di costruire un percorso che faccia ripartire il sistema per condurlo alla sua naturale evoluzione: l’applicazione della legge 3/2009, anche per evitare che in futuro si possano creare situazioni deprecabili come quella che stiamo vivendo da alcuni anni e che è degenerata negli ultimi mesi”.

“L’argomento principale dell’assemblea – continua la nota – è stato ovviamente quello delle rivendicazioni economiche, con l’irrinunciabile pretesa di essere pagati per il lavoro regolarmente svolto: i tecnici esigono che immediatamente venga firmata la richiesta di finanziamento che Laore si è detta pronta a pagare e che dovrebbe coprire 2 mensilità. Per quanto riguarda invece le altre 3 mensilità (ad oggi), insistono affinché vengano saldate nel più breve tempo possibile. Continuano infatti a permanere le gravi condizioni economiche che non possono essere colmate con l’accreditamento di due stipendi e che impedirebbero comunque la prosecuzione del lavoro se non per un brevissimo periodo. Altra priorità evidenziata nel corso dell’assemblea, indispensabile per una proficua ripresa delle attività dell’Aras, è la nomina di un direttore tecnico, indipendente e super partes, che non abbia nessuna aderenza con le passate amministrazioni e che persegua le nuova direttive indicate dai liquidatori”.

“L’assemblea ha deciso di mantenere lo stato di agitazione, teso anche a tenere alta l’attenzione sul tavolo tecnico interministeriale che si pronuncerà a breve sulla richiesta di deroga, inoltrata dalla Regione Sardegna, per il superamento dei limiti assunzionali nella Pubblica Amministrazione. Lo sciopero viene momentaneamente revocato come atto di buona volontà per consentire il caricamento dei dati necessari all’Agenzia Laore per l’erogazione degli stipendi relativi alle mensilità maturate e non ancora pagate; dati che non sono stati ancora trasmessi non solo per via dello sciopero, ma soprattutto perché la banca dati del sito Laore ha iniziato a funzionare solo nei primi giorni di agosto, quando la maggior parte dei lavoratori si trovava in ferie. La ripresa del lavoro si rende necessaria anche per favorire la chiamata in servizio dei colleghi con contratto a tempo determinato, il cui prezioso intervento è funzionale alla riuscita della Misura comunitaria 14 sul Benessere degli animali”.

“L’assemblea si riserva – conclude la nota – qualora sulla questione stipendi non si addivenisse nei tempi ipotizzati alla corresponsione delle mensilità arretrate, di riprendere la protesta con modi e tempi che riterrà più opportuni”.